Dati tecnici (fonte https://everymac.com/systems/apple/powerbook/specs/mac_powerbook100.html):
• Nome: PowerBook 100
• Produttore: Apple
• Tipo: Computer portatile
• Paese sede del marchio: U.S.A.
• Anno inizio commercializzazione: 22 ottobre 1991
• Anno fine produzione: 3 agotso 1992
• CPU: 68000
• Clock (velocità in Mhz): 16 MHz
• Ram: 2 MB di serie, 8 MB massima
• Dimensioni: 22 x 28 x 4,6 cm; peso 2,3 kg circa (5,1 libbre)
• Prezzo: di lancio $ 2.550
Il primo portatile dell’azienda di Cupertino, il Mac Portable, non ha raggiunto molta popolarità; è stato il secondo genito, il Powerbook 100, a rappresentare uno dei maggiori successi di Apple, portando la potenza di un computer desktop in una valigetta 24ore.
L’allora amministratore delegato di Apple, John Sculley, ha avviato il progetto nel 1990, stanziando un milione di dollari per il marketing; nonostante il budget non esorbitante, la nuova linea PowerBook ha generato oltre un miliardo di dollari di entrate per Apple nel suo primo anno di commercializzazione. Già dal 1990 l’idea di Sculley era garantire che Apple lanciasse nuovi computer sul mercato più rapidamente, mettendo in atto una strategia che consentisse all’azienda di aumentare la quota di mercato abbassando i prezzi e lanciando più prodotti di “successo” (come accaduto con i computer desktop Macintosh Classic e Macintosh LC). Il modello PowerBook ha avuto tre manager: John Medica per lo sviluppo del nuovo prodotto; Randy Battat e Neil Selvin per la parte riguardante il marketing. Alla base c’era l’idea di progettare un laptop che pesasse meno dei concorrenti di Toshiba e Compaq, leader del mercato in quegli anni con un peso inferire alle 8 libbre (3, 63 kg). La maggior parte dei soldi stanziati da Sculley sono quindi stati utilizzati dal team per produrre uno spot televisivo ad effetto: l’agenzia pubblicitaria Chiat/Day ha filmato Kareem Abdul-Jabbar, la star del basket in pensione dei Los Angeles Lakers, seduto su un piccolo sedile di un pullman di linea, mentre digitava comodamente sul suo PowerBook. La didascalia dell'annuncio diceva: "Almeno le sue mani sono comode". https://www.youtube.com/watch?v=X5HMkCqfhCA
Uscito nel 1991, insieme ai fratelli PowerBook 140 e 170 (presentati alla fiera COMDEX di Las Vegas, Nevada), con un prezzo di 2.550 dollari (poi ribassato a 2.300 dollari come conseguenza del lancio di altri modelli superiori), il PowerBook 100 rappresentava il prodotto di fascia bassa dei tre PowerBook proposti contemporaneamente e fece esplodere le vendite. Rispetto al suo predecessore, questo nuovo pc pesava tre volte meno, era più piccolo e più economico, anche grazie alla rimozione dell’unità floppy interna. E’ stato inoltre il primo laptop a riportare la tastiera verso la cerniera dello schermo, lasciando spazio per la trackball interna al centro del dispositivo e per appoggiare i polsi sul dispositivo durante la digitazione. Aveva un processore Motorola 68000 a 16 MHz, un disco SCSI da 20Mb e 2Mb di RAM, installati su una scheda madre creata da Sony in esclusiva per Apple, un display a cristalli liquidi (LCD) monocromatico retroilluminato da 9 pollici con una risoluzione di 640 x 400 pixel, una porta seriale esterna, progettata per l'uso di un qualsiasi dispositivo RS-422 compatibile, e il sistema operativo System 7.0.1.
Quando il computer non era in uso, il contenuto della memoria veniva preservato finché la batteria principale al piombo rimaneva carica. Era presente un circuito integrato, responsabile della gestione dell'alimentazione del computer, identico a quello del Macintosh Portable, che controllava la retroilluminazione del display, lo spin-down del disco rigido, la sospensione e la riattivazione, la carica della batteria, l’uso della trackball e l'ingresso/uscita (I/O). Questo modello aveva anche una nuova funzionalità: le batterie da 3,5 V eseguivano il backup della memoria ad accesso casuale (RAM) permanente e di espansione quando la batteria del PowerBook 100 veniva sostituita o quando veniva rimosso temporaneamente da tutte le fonti di alimentazione. Ciò lo rendeva un candidato perfetto per l'uso con il disco RAM di Apple per aumentare la durata della batteria accedendo meno frequentemente al disco rigido, poiché il 100 era l'unico PowerBook che manteneva il contenuto della RAM allo spegnimento per ridurre i tempi di avvio.
Il 100 è stato il primo PowerBook a incorporare la modalità disco SCSI, che gli ha permesso di essere utilizzato come disco rigido esterno su un desktop Macintosh. Ciò ha fornito un metodo conveniente per l'installazione del software su PowerBook o il trasferimento sul desktop, senza la necessità dell'unità floppy opzionale del 100.
Esistono inoltre due versioni della tastiera con layout QWERTY di PowerBook 100: una versione americana per uso domestico con 63 tasti e una versione ISO internazionale con 64 tasti. Il tasto di blocco maiuscole su PowerBook 100 non aveva una posizione di blocco o un indicatore luminoso del suo stato e, per compensare, il software del sistema operativo System 7 includeva un file di estensione che mostrava un'icona del simbolo internazionale del blocco maiuscole (⇪) nell'angolo in alto a destra della barra delle funzioni quando Caps Lock era attivo.
Il modello era esteticamente accattivante; a differenza dei fratelli più potenti, il PowerBook 100 era stato progettato e prodotto da Sony, in collaborazione con Apple Industrial Design Group, il team di progettazione interno di Apple. Robert Brunner, all'epoca capo del design industriale di Apple, diceva: «Dice qualcosa sull'identità di chi lo porta».
Apple si è rivolta a Sony alla fine del 1989 perché non aveva abbastanza ingegneri per gestire il numero di nuovi prodotti la cui consegna era prevista nel 1991. Utilizzando un progetto di base di Apple, il 100 è stato miniaturizzato e prodotto da Sony a San Diego, in California, e in Giappone. Gli ingegneri Sony avevano poca esperienza nella costruzione di personal computer, ma hanno comunque completato la macchina più piccola e leggera di Apple in meno di 13 mesi, annullando altri progetti e dando la massima priorità a PowerBook 100. Il colore grigio granito scuro lo distingueva dagli altri notebook dell'epoca e anche dagli altri prodotti Apple, che tradizionalmente erano beige o grigio platino. La trackball, un altro nuovo elemento di design, posizionata al centro del computer, consentiva a PowerBook 100 di essere facilmente utilizzato da utenti mancini e destrimani.
Nonostante il boom dei primi tre mesi di mercato (più di 100.000 unità vendute), successivamente le vendite diminuirono e nel dicembre 1991 i modelli 140 e 170 diventarono più popolari perché i clienti erano disposti a pagare di più per un'unità floppy integrata e una seconda porta seriale. Entro il 10 agosto 1992, Apple eliminò silenziosamente il PowerBook 100 dal suo listino prezzi, ma le vendite continuarono attraverso i negozi Apple o altri rivenditori alternativi in cui una configurazione di disco rigido da 4 MB di RAM/40 MB con un'unità floppy che veniva venduta per meno di $ 1.000.
Inoltre, nel settembre del 1992, Apple fu costretta a ritirare 60.000 PowerBook 100 a causa di un potenziale problema di sicurezza: era stato scoperto che un cortocircuito elettrico avrebbe potuto causare un piccolo foro nell'involucro (verificatosi in tre dei 60.000 notebook prodotti tra ottobre 1991 e marzo 1992) e che gli alimentatori originali potevano causare un cortocircuito in un fusibile sulla scheda madre (sostituirla a garanzia scaduta costava circa $ 400).
Quindi, a distanza di un anno dall’uscita, la produzione venne interrotta e sostituita dalla serie PowerBook 145 e PowerBook Duo. La linea PowerBook è continuata fino al 2006, quando è stata sostituita dal MacBook Pro.
Crystal Waters di Home Office Computing ha elogiato il "design unico ed efficace" di PowerBook 100, ma è rimasto deluso perché il modem interno non riceveva fax e il 100 non aveva una porta per il monitor. Anche il disco rigido da 20 MB a bassa capacità è stato criticato. Una volta installate le applicazioni principali di un utente, rimaneva poco spazio per programmi e documenti opzionali. Waters ha concluso: "Avendo usato costantemente il 100 nelle ultime settimane, so che non mi sentirei ingannato acquistandolo - se solo avesse un'opzione di unità disco fisso da 40 MB".
PC Week ha valutato il PowerBook 100, confrontandolo con il suo predecessore, il Macintosh Portable. Il PowerBook 100 ha impiegato 5,3 secondi per aprire un documento Microsoft Word e 2,5 secondi per salvarlo, mentre il Portable ha impiegato rispettivamente 5,4 e 2,6 secondi. PC Week ha testato la durata della batteria, che ha fornito 3 ore e 47 minuti di utilizzo. La recensione della rivista Byte concludeva: "PowerBook 100 è consigliato per l'elaborazione di testi e le attività di comunicazione; i prodotti di fascia alta offrono una potenza sufficiente per report complessi, fogli di calcolo di grandi dimensioni e grafica professionale". MacWEEK lo ha descritto come "ideale per scrittori e altri con un budget limitato."
La serie dei PowerBook ha comunque stabilito un modello per il design dei laptop che rimane fino ad oggi: la trackball si è trasformata in trackpad ma la relazione spaziale tra schermo, tastiera e dispositivo di puntamento è rimasta la stessa. Il modello è stato nominato dalla rivista PC World il decimo pc migliore di tutti i tempi nel 2006 e un’altra rivista statunitense, MobilePC, lo ha scelto come miglior laptop nel 2005.
Il PowerBook 100 ha inoltre ricevuto numerosi premi per il suo design, tra cui il IDSA Silver Design of the Decade Award (1999), il Designer's Design Awards della rivista Form (1993), il ISDA Gold Industrial Design Excellence Award (1992), l’Appliance Manufacturer Excellence in Design award e l'Industry Forum Premio Design 10 Best - Fiera di Hannover (1992).
FONTI
https://everymac.com/systems/apple/powerbook/specs/mac_powerbook100.html
http://www.computinghistory.org.uk/det/63130/Apple-Macintosh-PowerBook-100/
https://interface-experience.org/objects/apple-powerbook