Sega Saturn

SegaSaturn
console
Giochi

Inserite qui i dati tecnici, come (fonte www.old-computers.com):

  • Nome: Saturn
  • Produttore: SEGA
  • Tipo: Home console
  • Paese sede del marchio: Giappone
  • Anno inizio commercializzazione: Novembre 1994
  • Anno fine produzione: 1998
  • CPU: Due processori RISC Hitachi SuperH-2 7604 a 32 bit
  • Clock: 28.63 Mhz (velocità in Mhz)
  • Ram: 2 MB principali (1MB DRAM+1MB SDRAM), 512 Kb Audio
  • Dimensioni: 260 x 230 x 83 mm
  • Peso: 2.4 Kg
  • Altri paesi di vendita: Giappone, U.S.A., Europa


Sega Saturn nasce nel 1994 dopo che SEGA aveva trascorso due anni a sviluppare il successore del Mega Drive; Infatti già dalla prima metà degli anni 90 con l'avvento delle tecnologie 3D ed il costante affermarsi dei CD-ROM come supporto principale, SEGA sentiva sempre di più la necessità di rinnovare l'ormai datata tecnologia del Mega Drive, che infatti era ritenuto troppo dispendioso da produrre e difficile da programmare e distribuire. Si iniziarono così nuovi lavori alla ricerca di un nuovo prodotto che sarebbe stato chiamato Giga Drive, quando tuttavia nel 1993 arrivarono i primi prototipi, SEGA venne a sapere del progetto 3DO di Trip Hawkins, si rese conto che il Gigadrive non fosse assolutamente all'altezza della concorrenza. Nonostante questo cercò di acquisire in esclusiva la licenza del progetto, ma essendo già stato reso disponibile ad altre sette compagnie, decise di non aderire al consorzio in quanto voleva creare una console UNICA e non una semplice fotocopia delle altre. 

Si continuarono i lavori sul Gigadrive per creare quindi una nuova console in quanto i dirigenti di SEGA erano convinti che un vero 3D potesse essere elaborato solo con un progetto troppo costoso e scellerato. Quando però nel 1993 uscì la Play Station e ci si rese conto del suo basso prezzo SEGA cambiò nuovamente idea e decise di riprogettare la console fornendola di un'architettura 3D. Nonostante ci fossero due proposte differenti alla fine si optò per quella più veloce da produrre per anticipare l'uscita sul mercato della PlayStation e quindi si progettò una console basata su due processori paralleli in grado di ricreare la potenza di calcolo della PlayStation, ideata dalla casa madre Giapponese.

Il progetto prese così il nome in codice di "Saturn", che mantenne anche come denominazione commerciale.

Le aspettative di raggiungere la potenza di PlayStation cambiarono nuovamente in quanto la console aveva due CPU e due GPU e una serie di altri processori che rendevano difficile la programmazione, gli sviluppatori si ritrovarono a doverli gestire contemporaneamente in un processo tanto complesso da spingere molti ad utilizzare un solo processore; fare questo però significava riportare la console allo stato ibrido 2D-3D, e quindi non ottenere alcun progresso. Un altro fattore che rese difficile la produzione della console fu il linguaggio utilizzato che era molto più arduo delle altre console del tempo: i kit di sviluppo erano in ASSEMBLY. 


Alcune caratteristiche fondamentali della console:

  • Il suo controller 3D è uno dei primi a presentare una levetta analogica
  • Era estremamente ben progettata e ancora oggi è una delle console più resistenti mai prodotte
  • In puro stile Sega era predisposto per essere espanso e alcune di questi add-on introducevano di fatto funzionalità mai viste prima
  • Era dotato di un sistema interno di connessione internet a 28kb
  • Uno degli add on più importanti è una cartuccia di espansione RAM opzionale da 1MB / 4MB che gli conferiva maggiori capacità grafiche anche della Ps1. Grazie a questa cartuccia i giochi arcade, derivati dai titoli da sala giochi, giravano perfettamente (mentre Sony era costretta a tagliare fotogrammi)


Nonostante la difficoltà di uscita di questa macchina essa ebbe un grade successo soprattutto grazie alla sua principale attrattiva: il gioco “Virtua Fighter”. Grazie a questo e al modello successivo “Virtua Fighter 2” si riuscirono a garantire vendite molto alte che tennero il Saturn in testa alle classifiche per ben 6 mesi di fila, proprio a discapito della sua rivale, la PlayStation che era uscita con una settimana di ritardo. 

“Virtua fighter” e “Virtua Fighter 2”, usciti rispettivamente nel 1993 e nel 1994, furono i primi videogiochi della categoria “picchiaduro” sviluppati in tre dimensioni e iniziarono una lunga serie. Il termine "Virtua" indica che l'azione si svolge in un luogo disegnato in tre dimensioni e all'epoca soltanto questo bastava ad etichettare un gioco come simulazione virtuale della realtà (dovuto al passaggio dai classici bidimensionali alla grafica 3D).

In particolare “virtua fighter 2” fu il secondo gioco della popolare serie di videogiochi picchiaduro Virtua Fighter prodotta da SEGA che fu modificatoo e divenne picchiaduro 2D, siccome Genesis non riusciva a gestire la grafica 3D della versione per sale giochi.  


Il gioco, che utilizzava una CPU diversa per ogni personaggio durante un combattimento, viene ricordato per l'incredibile utilizzo di grafica a quel tempo rivoluzionaria. Virtua Figher 2 utilizza la scheda Model 2 per poter girare a 60 frame al secondo, in alta risoluzione e senza rallentamenti. La versione per la console Sega Saturn era altrettanto impressionante, soprattutto considerate le difficoltà tecniche del sistema per lo sviluppo dei giochi 3D. In tutto il mondo (ma soprattutto in Giappone) il gioco ebbe un incredibile successo e ne furono vendute numerose copie.


GIOCHI PRINCIPALI DEL SEGA SATURN:

  1. Burning Rangers → i pompieri futuristici creati dal Sonic Team 
  2. Panzer Dragoon Saga → particolare ambientazione del gioco, bella e ricca di dettagli da meritare un contesto che permettesse al giocatore di approfondirne le molteplici sfumature narrative ed estetiche. 
  3. Sega Rally → nella sua semplicità, Sega Rally resta il punto di partenza delle esperienze di guida videoludiche moderne.


Al di fuori del Giappone, i primi modelli d'oltremare hanno ricevuto un controller ridisegnato (MK-80100) ma anche questo non era assolutamente funzionale, la maggior parte delle persone concordava sul fatto che questo fosse il peggior controller che Sega avesse mai venduto ai propri clienti, il D-pad era infatti abbastanza impreciso e anche i grilletti L + R erano difficili da usare, spesso richiedendo che venissero premuti dal bordo superiore piuttosto che tirati verso l'utente. Alla fine, una versione del controller giapponese originale (MK-80116) è arrivata all'estero per i modelli successivi della console.


Questa console ha avuto un discreto successo in Giappone, ma il SEGA SATURN purtroppo era molto meno popolare negli Stati Uniti e in Europa, infatti anche a causa del suo prezzo finì per rimanere dietro sia alla PlayStation che al Nintendo 64. Sega ha quindi poi interrotto il Saturn nel 1998 sperando di ottenere un vantaggio nella battaglia di prossima generazione con il loro nuovo concorrente, il Dreamcast.


Durante la sua “vita” ci sono state una serie di variazioni, tuttavia il primo modello di uscita in Europa, negli Stati Uniti e in Giappone è fornito dagli stessi componenti, di cui varia solamente il colore. 

  1. il primo modello è uscito in Giappone appunto ed è fornito di una custodia grigia, di uno sportello della cartuccia nero, pulsanti ovali blu e una luce di accesso all'unità. Viene fornito con un controller nero che ha una fila inferiore di pulsanti colorati, un pulsante di avvio rosso e pulsanti L + R rossi. Si svilupparono in seguito in Giappone altri modelli che sperimentarono diversi colori e altri cambiamenti
  2. il primo modello negli Stati Uniti che è fornito di una custodia nera, pulsanti ovali e una luce di accesso all'unità. I primi modelli utilizzano la revisione del BIOS 1.00a, i modelli successivi utilizzano la revisione 1.01a.
  3. Il primo modello in Europa ha una custodia nera, pulsanti ovali neri e una luce di accesso all'unità. I primi modelli utilizzano la revisione del BIOS 1.00a, i modelli successivi utilizzano la revisione 1.01a.