Sinclair ZX Spectrum

Sinclair Research
Spectrum 48K
23 aprile 1982
Home computer

Sinclair ZX Spectrum

Il nome di questa macchina è Sinclair ZX Spectrum , con questo nome volevano sottolineare la possibilità di visualizzare immagini con più colori . Esso opera costantemente in modalità grafica, e la sua memoria video può essere indirizzata direttamente. La mappa dello schermo prevede 256×192 pixel, e il font di caratteri, di dimensioni 8×8 pixel, permette la visualizzazione di 24 righe da 32 caratteri. Con l'utilizzo di caratteri più compatti i programmatori arrivarono comunque a ottenere fino a 85 caratteri per riga, sebbene raramente si superasse il limite delle 64 colonne. Per di più testo e grafica possono essere tranquillamente usati contemporaneamente. Lo schermo è diviso in due sezioni: quella superiore normalmente occupa le prime 22 linee di caratteri e mostra il listato o l'output dei programmi in esecuzione; quella inferiore, costituita dalle ultime 2 righe, mostra il comando digitato o la linea di programma che si sta modificando o eventuali messaggi di sistema . I colori base sono: nero, verde, blu, rosso, magenta (porpora), cyan (ciano o azzurro), giallo e bianco. Tutti gli otto colori possono essere presenti sullo schermo contemporaneamente con eventuali zone lampeggianti e altre fisse e dei caratteri con l'extra bright: tramite quest'ultimo accorgimento si ottengono in tutto 15 colori.

La tastiera ha 40 tasti realizzati in chicle con maiuscole e minuscole e tasto Caps Lock. Tutti i tasti hanno la ripetizione automatica. I primi modelli di Spectrum avevano una tastiera gommosa piccola e piuttosto scomoda: per ridurre la fatica di digitazione durante la programmazione il produttore pensò quindi di associare a ogni tasto due o tre comandi BASIC, richiamabili premendo semplicemente il tasto associato, eventualmente in combinazione coi tasti CAPS SHIFT e/o SYMBOL SHIFT. In tal modo, oltre a permettere una maggiore velocità di redazione del software, si eliminava la possibilità di lasciare errori di sintassi nei listati, il che contribuì alla divulgazione di questo semplice ma assai utile linguaggio di programmazione.

Il produttore fu la Sinclair Research che è una società inglese fondata da Clive Sinclair . Questo è uno dei primi home computer di origine inglese , arriva , infatti dal Regno Unito . L’anno in cui la macchina incominciò ad essere commercializzata fu 23 aprile 1982 in due versioni, rispettivamente con 16 kB e 48 kB di memoria. Le caratteristiche che attiravano di più gli acquirenti erano il prezzo e la linea essenziale, risultati ottenuti concentrando molta dell'elettronica in un solo chip di tipo uncommitted logic array . Sebbene fino alla prima metà del 1983 lo Spectrum dovesse essere acquistato direttamente in Inghilterra, il computer fu venduto in milioni di unità, principalmente in Europa, e riscosse immediatamente un notevole interesse.  Le prime crisi settoriali dopo il natale del 1984 e la concorrenza , compromisero solo in parte la sua quota di mercato; il fallimento dell'azienda produttrice fu determinato da altri progetti di Sinclair che si rivelarono infruttuosi . A partire dagli anni 1990 con il diffondersi dell'architettura a 16 bit i possessori di Spectrum si spostarono verso altre piattaforme; la produzione della macchina cessò nel 1992 ma non scomparve del tutto: la sua economicità e la vastissima libreria di software lo fecero diventare uno dei computer più venduti negli Stati dell’Europa dell’est. Con il diffondersi del retrocomputing , grazie all'attività degli appassionati, nel 2015 ne è stata commercializzata una versione miniaturizzata, denominata ZX Spectrum Vega.

L’unità centrale di elaborazione ( CPU ) è Zilog Z80A, che è un microprocessore ad 8 bit ( molto usato negli home computer, nei videogiochi arcade, nelle console, nei sistemi embedded ed anche in quelli militari ) ed originariamente era dotato di 16 kB di ROM contenenti il linguaggio BASIC di 16 kB di RAM, espandibili a 48 kB.

Le porte jack consentivano l'utilizzo come memoria di massa per un registratore a cassette, collegabile alla macchina mediante un connettore jack, non era tuttavia previsto supporto per un monitor proprietario ma la porta di espansione consentiva il collegamento alle periferiche .

La sua frequenza è di 3.5 MHz , mentre le sue dimensioni sono 233mm la larghezza , 144mm la profondità e 30mm l’altezza e infine il suo peso è di 0,552kg . Questa macchina fu lanciata nel 1987 al prezzo di 249£, ribassato poi a 199£ , tuttavia oggi se in buone condizioni e ancora funzionante può arrivare anche ad un valore di 600 euro.

A differenza delle console per videogiochi dell'epoca (e di diversi computer domestici destinati al mercato dei videogiochi), l'hardware di ZX Spectrum non implementava un chip grafico in grado di generare i cosiddetti sprite, né aveva una porta joystick standard. Come molti altri microcomputer nei primi anni '80 , per la generazione dei suoni lo ZX Spectrum è dotato solo di un semplice buzzer, teoricamente in grado di generare esclusivamente segnali a onda quadra. Tuttavia grazie alla discreta velocità di clock del microprocessore questi limiti potevano essere spesso superati con accorgimenti software: tramite accurate temporizzazioni infatti i programmatori riuscirono nella sintesi granulare di svariati effetti sonori, brani polifonici e anche un primitivo tipo di sintesi vocale . Il segnale sonoro poteva inoltre essere riprodotto, amplificato e (seppure in bassa qualità) campionato sfruttando gli stessi connettori messi a disposizione per il registratore a cassette.

Grazie al computer Sinclair ZX Spectrum, nel 1984 i musicisti Mike Logan e Bruno Bergonzi , componenti del gruppo Dhuo , hanno realizzato il disco sperimentale Rome By Night / On Video contenente una traccia che poteva essere registrata su cassetta, la cassetta messa nel computer: si poteva così udire la musica e contemporaneamente vedere sullo schermo un video computerizzato.

In conclusione il Sinclair ZX Spectrum fu tra i grandi rivali degli home computer Apple e Commodore, più economico ma egualmente potente.


Fonti : https://it.wikipedia.org/wiki/ZX_Spectrum , http://www.computermuseum.it/museum/Sinclair_ZX_Spectrum.htm , https://corsophpmysql.altervista.org/wordpress/il-sinclair-zx-spectrum-una-leggenda